"Il collage è una forma di paradiso"
H. Matisse
"Il collage è una forma di paradiso"
H. Matisse
BIOGRAFIA
Mi chiamo Marina Tappa e sono nata a Cilavegna (PV) nel 1955. Ho frequentato il Liceo Scientifico di Novara e mi sono laureata in Storia dell'Arte (cum laude) all'Università di Pavia con Rossana Bossaglia, presentando una tesi sulla raccolta di acquerelli di costumi teatrali dei musei novaresi, pubblicata con il titolo Favola, storia e moda nel costume teatrale dell'Ottocento (1985).
Durante il periodo di collaborazione con i Musei Civici di Novara, che si è concluso nel 1988, ho svolto attività di ricerca nell'ambito delle collezioni novaresi di teatro e dell'abbigliamento.
Negli anni '70 ho conosciuto personalmente l'artista teosofo ed esoterista Bernardino del Boca che mi ha suggerito di dedicarmi all'attività creativa del collage e da cui ho appreso la tecnica. Da allora ho prodotto quadri e oggetti, in cui l'accostamento di figure provenienti dall'arte, con quelle di elementi naturali e immagini quotidiane tesse un racconto evocativo.
Alla fine degli anni '90 alcuni miei mbili sono stati esposti nello showroom di Carla Sozzani (Corso Como 10 a Milano). Ho partecipato a mostre al Castello di Castigliole d'Asti, Sui binari della fantasia (2003) a Legro (Orta San Giulio) e nel novarese, fra cui quella al Villaggio Verde (Cavallirio - Novara) Il piacere della bellezza. Nel 2013 ero presente alla rassegna artistica borgomanerese Arte e Palazzo con un'esposizione intitolata Armonie di carta e nel 2018 con Oltre il tempo - Lezioni di stile.
Nel 2016 a BorgoArte ho allestito la mostra Serendipity - La seduzione del destino e nel 2017 Poesie di oggetti. Le mie opere sono in esposizione permanente nel mio atèlier Il Prisma a Borgomanero, paese in cui vivo e insegno.
Nel 2011 ho pubblicato il catalogo della mostra di Bernardino del Boca Sogni. Vicende e opere di un artista, a cui è seguito il contributo per il catalogo dell'esposizione Bernardino del Boca - Il fuoco sacro della Bellezza, realizzata al Broletto di Novara dalla fondazione omonima, di cui sono attivo membro dal 2003.
Testi critici
"Marina Tappa ha lasciato nelle sue opere tracce della sua esistenza, frammenti importanti di sé, vi ha rinchiuso pensieri e sensazioni, ricordi ed emozioni.
Il suo terreno è la memoria, vero mistero e fonte inesauribile dell'esistenza. Una memoria che per Marina confina con il misticismo, con l'alchimia; che si alimenta di sogni ( che a tratti diventano persino incuvi), di ricordi affastellati senza ordine e senza regole, di ritagli sconnessi e quasi surreali, il tutto stipato in quello scrigno che è l'opera d'arte".
Laura Giudici (2003) - Docente di Storia dell'Arte all'Accademia di Brera a Milano e all'Accademia Albertina a Torino.
Parole di miele
Anno 2020
60 cm x 60 cm
"Un fascino barocco, e da sogno, ci regalano le opere eseguite da Marina Tappa.
Le immagini che compongono questi quadri si definiscono su di una tinta di registro, un colore che caratterizza l'opera.
Un universo allegorico composto da creature d'arte, che si muovono all'interno di una scenografia, dove l'abile regia dell'artista le fa emergere ora come narrazione di un racconto, ora come danza o teatro e, nella sia totalità, come pittura".
Mauro Chiodoni (2016) - Restauratore e critico d'arte
La casa sul lago e la farfalla
Anno 2020
36,5 cm x 63,5 cm